Ci teneva a conoscere quel piccolo cimitero ebraico che aveva preso a cuore sin dal 1989, quando aveva sollecitato il sindaco Mario Pio Silvestri ad avviare una raccolta fondi che sarebbero serviti a recuperarlo dall’incuria e dall’abbandono, e a restituirgli dignità. Quel suo desiderio stava per realizzarsi nel 1998, quando Armando Rinaldi (all’epoca presidente del locale Lions Club) persuase il sindaco Alfredo Sgarbi a organizzare una sua conferenza presso il Teatro Sociale, ma purtroppo – pochi giorni prima della data fissata – ella mi avvertì che un improvviso malessere le impediva di venire. In seguito non ebbi più il coraggio di rinnovarle l’invito, sapevo che troppi erano gli impegni della sua turbinosa vita
A rappresentare la zia Rita verrà invece prossimamente al Finale Piera Levi-Montalcini, sua nipote prediletta e principale erede spirituale. L’occasione sarà quella della Giornata Europea della Cultura Ebraica di domenica 10 settembre, il cui evento principale sarà la relazione che ella terrà alle ore 17.30 presso la Biblioteca Comunale “G: Pederiali”, raccontandoci la storia della sua famiglia e l’importante lavoro svolto dai tre fratelli Gino, Paola e Rita Levi-Montalcini. Per molti anni vice-presidente della “Fondazione Levi-Montalcini” creata da sua zia, Piera Levi-Montalcini è attualmente presidente dell’”Associazione Levi-Montalcini”, da lei fondata nel 2002 con lo scopo di assistere i giovani a scegliere il lavoro per il quale si sentono maggiormente portati, aiutando con borse di studio e sovvenzioni quei ragazzi che per motivi economici non potrebbero proseguire gli studi (una giovane finalese, a quell’epoca studentessa della Scuola Media “C. Frassoni”, già a partire dal 1994 aveva beneficiato dell’aiuto e dell’assistenza continua di sua zia Rita tramite la professoressa Gianna Venezian, giungendo a diplomarsi e a realizzare compiutamente la propria personalità).
Attiva a livello politico soprattutto nei confronti delle donne, dei bambini e dei giovani, nel 2016 le è stato conferito il “Premio Spyri”, che l’Associazione Culture Ticino Network assegna ogni anno – durante il World Forum per la Pace – a persone che si sono distinte nell’ambito della pace e della solidarietà: è un premio intitolato a Johanna Spyri, autrice del romanzo Heidi, la cui protagonista ha la bontà, l’umiltà e la grande disponibilità verso il prossimo che contraddistinguono Piera Levi-Montalcini.
La sua relazione sarà preceduta alle ore 17.15 dall’inaugurazione della mostra fotografica “Immagini private” della famiglia Levi-Montalcini, che generosamente ella ha messo a disposizione della nostra Biblioteca Comunale: è un’occasione da non perdere, per conoscere una donna di grande cultura e dalla personalità affine a quella della sua formidabile zia, ma anche per entrare mediante alcune immagini nel mondo privato di una delle più importanti famiglie italiane del Novecento.
Nel corso del suo soggiorno finalese, Piera Levi-Montalcini visiterà il locale cimitero ebraico, dove – su una lapide posta al piede di una grande quercia dedicata a sua zia – sono incise le seguenti parole: “Al Premio Nobel Rita Levi-Montalcini - benefattrice di questo cimitero e dell’Umanità - Coraggio sempre – paura mai – impegno massimo”.
" pagelayer-tag="pl_text"> Al Finale avrebbe voluto venirci lei, il Premio Nobel Rita Levi-Montalcini, circa vent’anni fa.
Ci teneva a conoscere quel piccolo cimitero ebraico che aveva preso a cuore sin dal 1989, quando aveva sollecitato il sindaco Mario Pio Silvestri ad avviare una raccolta fondi che sarebbero serviti a recuperarlo dall’incuria e dall’abbandono, e a restituirgli dignità. Quel suo desiderio stava per realizzarsi nel 1998, quando Armando Rinaldi (all’epoca presidente del locale Lions Club) persuase il sindaco Alfredo Sgarbi a organizzare una sua conferenza presso il Teatro Sociale, ma purtroppo – pochi giorni prima della data fissata – ella mi avvertì che un improvviso malessere le impediva di venire. In seguito non ebbi più il coraggio di rinnovarle l’invito, sapevo che troppi erano gli impegni della sua turbinosa vita
A rappresentare la zia Rita verrà invece prossimamente al Finale Piera Levi-Montalcini, sua nipote prediletta e principale erede spirituale. L’occasione sarà quella della Giornata Europea della Cultura Ebraica di domenica 10 settembre, il cui evento principale sarà la relazione che ella terrà alle ore 17.30 presso la Biblioteca Comunale “G: Pederiali”, raccontandoci la storia della sua famiglia e l’importante lavoro svolto dai tre fratelli Gino, Paola e Rita Levi-Montalcini. Per molti anni vice-presidente della “Fondazione Levi-Montalcini” creata da sua zia, Piera Levi-Montalcini è attualmente presidente dell’”Associazione Levi-Montalcini”, da lei fondata nel 2002 con lo scopo di assistere i giovani a scegliere il lavoro per il quale si sentono maggiormente portati, aiutando con borse di studio e sovvenzioni quei ragazzi che per motivi economici non potrebbero proseguire gli studi (una giovane finalese, a quell’epoca studentessa della Scuola Media “C. Frassoni”, già a partire dal 1994 aveva beneficiato dell’aiuto e dell’assistenza continua di sua zia Rita tramite la professoressa Gianna Venezian, giungendo a diplomarsi e a realizzare compiutamente la propria personalità).
Attiva a livello politico soprattutto nei confronti delle donne, dei bambini e dei giovani, nel 2016 le è stato conferito il “Premio Spyri”, che l’Associazione Culture Ticino Network assegna ogni anno – durante il World Forum per la Pace – a persone che si sono distinte nell’ambito della pace e della solidarietà: è un premio intitolato a Johanna Spyri, autrice del romanzo Heidi, la cui protagonista ha la bontà, l’umiltà e la grande disponibilità verso il prossimo che contraddistinguono Piera Levi-Montalcini.
La sua relazione sarà preceduta alle ore 17.15 dall’inaugurazione della mostra fotografica “Immagini private” della famiglia Levi-Montalcini, che generosamente ella ha messo a disposizione della nostra Biblioteca Comunale: è un’occasione da non perdere, per conoscere una donna di grande cultura e dalla personalità affine a quella della sua formidabile zia, ma anche per entrare mediante alcune immagini nel mondo privato di una delle più importanti famiglie italiane del Novecento.
Nel corso del suo soggiorno finalese, Piera Levi-Montalcini visiterà il locale cimitero ebraico, dove – su una lapide posta al piede di una grande quercia dedicata a sua zia – sono incise le seguenti parole: “Al Premio Nobel Rita Levi-Montalcini - benefattrice di questo cimitero e dell’Umanità - Coraggio sempre – paura mai – impegno massimo”.